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Feb
25

Conversazioni e proiezioni

“Abbiamo incontrato Giovanni Cioni in occasione del 40 Laceno d’Oro, ad Avellino, dove ha presentato due dei suoi inclassificabili documentari, Nous/Autres girato nel 2005 a Bruxelles, e In Purgatorio, del 2009, una discesa inarrestabile nelle viscere profonde di Napoli. Un lavorio sulla materia bruta del reale, quello di Cioni, una pratica filmica che sembra quasi darsi per caso, costantemente smarginata e aperta all’imprevisto. Un vero e proprio “cinema corsaro” (per citare il progetto collettivo che lo ha visto protagonista con quello strano oggetto che è Gli Intrepidi) apparentemente senza centro e senza regole. Eppure caldo, vivo, capace di raccontare, come pochi altri, l’umanità delle persone incontrate lungo il cammino. Un cinema in cui l’elaborazione teorica sembra farsi da parte, per lasciar spazio alla densità delle cose.” Inizia così una bella conversazione con Aldo Spinello e Sergio Sozzo pubblicata sul numero 20 di Sentieri Selvaggi, dal titolo: L’Intrepido.

Prossime proiezioni:

Per Ulisse a Brescia, Nuovo Cinema Eden, mercoledì 9 marzo, ore 21,  nell’ambito di METAMORFOSI FESTIVAL – Scena mentale in trasformazione un progetto nato dalla collaborazione fra l’associazione Teatro19 e Unità Operativa 23 degli Spedali Civili di Brescia. Per informazioni

Dal Ritorno, anteprima a Sesto Fiorentino, Cinema Grotta, martedì 15 marzo ore 21, in collaborazione con Festival dei Popoli e CinemAdhoc, Fondazione Sistema Toscana

A Parigi, il 30 marzo al cinéma La Clef, anteprima di Dal Ritorno in occasione dell’uscita in Francia dell’edizione dvd curata da Zeugma films.

Su Dal Ritorno, una conversazione con Dario Oropallo per Cafebabel:  http://www.cafebabel.it/napoli/articolo/dal-ritorno-intervista-con-giovanni-cioni.html

“Come restituire l’esperienza della visione di un documentario come Dal ritorno? un film che proprio attorno al quesito del se e come trasferire all’Altro un’esperienza di vita (…)  costruisce la sua ragion d’essere? … Una recensione di Armando Andria su Schermaglie

“Non è un film di memoria, non ci sono immagini di repertorio, ci siamo noi dentro”  Simona Baldanzi

 

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