Da un articolo di Giona A. Nazzaro su Micromega online in data 1 settembre 2011
(…) Invece il cinema italiano attuale, documentario e non, richiederebbe ben altre attenzioni. Tanto per fare un esempio. Com’è possibile che il Tony Scott di Franco Maresco risulti virtualmente un oggetto smarrito? Perché la RAI non ha acquistato un lavoro importante che ha ottenuto un eco notevole in Europa come In purgatorio di Giovanni Cioni? Perché Corpo celeste di Alice Rohrwacher non ha ottenuto tutta l’attenzione che meritava? E, soprattutto, in quanti saremo a difendere, una volta distribuito in sala, il film di Comodin?
Troppo facile dire che il pubblico è berlusconizzato. Semmai è la stampa, anche quella di sinistra e democratica, che ha adottato, consapevolmente o meno, le modalità di comunicazione proprie maggioritarie, rinunciando di fatto a svolgere il proprio ruolo.