Un laboratorio di cinema. Una storia vera, inventata, vissuta. Questa è l’esperienza di cinema che è iniziata all’Albergo popolare di Firenze a novembre 2018.
L’Albergo Popolare è un luogo storico di accoglienza nel cuore di Firenze.
I suoi ospiti hanno percorsi diversi di precarietà e di abbandono, di sopravvivenza, di invisibilità sociale.
Un laboratorio di cinema, un progetto di film a venire.
Per ora abbiamo realizzato 15 episodi di qualche minuto, di cui ne presentiamo sei.
Dedicato a Fabio Taddei
con Sirio Sardi, Nelva Edith Mcclymont, Piero Duca, Marco Eracli, Kiara Greco, e la preziosa Complicità di CRistina Volpi e Duccio Ricciardelli
Il laboratorio era partito dall’idea di lavorare su alcune canzoni di Piero Ciampi, tra cui Dario da Livorno, canzoni che sono delle epopee della vita ai margini, piene di ironia feroce e surreale. C’era Dario, che un triste giorno di Carnevale sparò e fu rinchuso in manicomio…
Cantare o mimare le storie come se fossero vissute. Quello che siamo o quello che saremmo. Quello che abbiamo vissuto, quello che abbiamo visto, quello che vorremmo. Mettersi in gioco, inventarsi per raccontare qualcosa. Sovvertire lo sguardo degli altri.
Poi è nato uno spunto narrativo – la storia di un bambino invisibile. Si sa come cominciano le storie. Non si sa come vanno a finire. La storia è in parte vera.
C’era una volta un bambino nascosto nell’Albergo popolare Pare fosse stato nascosto dal padre, ospite dell’albergo, con la complicità di alcuni amici stretti. Pare che questo figlio gli sia stato affidato dalla madre, che doveva sposarsi e non poteva tenerlo. Pochi l’hanno visto – anche perché Sirio, il padre, non poteva far sapere del figlio, lo avrebbero preso gli assistenti e portato dal giudice. Pare che il bambino sia scomparso, in che modo non si sa, se sia stato rapito, se sia diventato invisible, se sia un bambino magico, come racconta il Profeta, Salvatore, uno dei pochi ad averlo conosciuto – ma si sa che Salvatore ha delle visioni…