Dec
04

A PROPOSITO DI INTREPIDI E CORSARI

Lettere Corsare su Filmidee : http://www.filmidee.it/2012/10/lettere-corsare/

Una recensione di Giona A. Nazzaro sul mensile RUMORE, dicembre 2012:

“Giovanni Cioni , uno dei talenti più interessanti della rinascita del cinema del reale in Italia (…) si cimenta con quello che è senza dubbio alcuno il film più temerario della sua carriera. Integrando magistralmente la cosiddetta finzione e il documentario, due categorie che non hanno nessun significato nel cinema di Cioni ma che usiamo per amor di chiarezza, Gli Intrepidi mette in scena, a partire da una semplice suggestione salgariana – i cannibali – l’erranza di una banda di adolescenti dell’Appennino Toscano. Progressivamente i piani del reale si sovrappongono.

I pirati di Salgari si manifestano ai ragazzi che si rispecchiano in essi come desiderio e evocazione di un altrove. E poi il fantasma di un film da fare, mentre si sogna di essere da un’altra parte del mondo. Cioni gioca con grande e visibile piacere. Gli Intrepidi è uno di quei film nei quali la libertà del gesto diventa segno di una possibilità politica. Ed è nel segno di questa possibilità che Cioni costruisce dalle fonfdamenta un mondo nel quale David Bowie, Salgari e i cannibali dei libri di avventure di una volta si danno la mano per evocare la possibilità di una vita ancora tutta da inventare. Con una leggerezza e un calore che toglie il fiato nelle sequenze più intense.”

Nov
25

GLI INTREPIDI a FilmMakerFest, Milano, venerdì 7 dicembre

I cannibali e filibustieri del mar dei caraibi  proiettati al FILMMAKER FESTIVAL a Milano, venerd’ 7 dicembre alle ore 22.30 allo SPAZIO OBERDAN (viale Vittorio Veneto 2, metro Porta Venezia).

http://www.giovannicioni.org/films/gli-intrepidi

Nov
18

LOURDES LAS VEGAS, PARIS, CENTRE POMPIDOU, 22 NOVEMBRE

Lourdes  Las Vegas, un film que j’ai réalisé en 1999 à partir de Bernadetje de Alain Platel et Arne Sierens,  passe dans le cadre des VIDEODANSE LES 30 ANS au Foyer du Centre Pompidou jeudi 22 novembre à 15 h 15

“Bernadetje, comédie populaire et déjantée, marie la grâce et la trivialité pour évoquer la jeunesse dans tous ses états, ses élans, ses émois, ses désirs, rêves et fantasmes, dans un monde marqué par la mondialisation. La scène est une piste d’autos-tamponneuses où les interprètes semblent vivre en famille, parents déboussolés, adolescents livrés à eux-mêmes se côtoient dans une salutaire rage de vivre et de danse. Le parti pris cinématographique de Giovanni Cioni sort de la pièce pour s’attacher aux acteurs-danseurs, et transforme le processus de création et la pièce en véritable fiction”

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